Giuliani Paganini, torna a Pistoia

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staff.redazione
view post Posted on 8/8/2008, 13:37




Moglie e figlia hanno la valigia pronta
"Andremo a Roma per riabbracciarlo"
Fulvia e Valentina, moglie e figlia (nella foto) di Giuliano Paganini, agronomo pistoiese sequestrato in Somalia per oltre due mesi, raccontano il primo giorno dopo la liberazione: "Aspettiamo il suo ritorno per riabbracciralo anche se non sappiamo quando sarà di nuovo tra noi"

Pistoia, 7 agosto 2008 - Prima le lacrime liberatorie, poi i sorrisi e gli abbracci; adesso c’è solo l’attesa del ritorno. Nella casa in via Erbosa di Giuliano Paganini, 66 anni, l’agronomo di origini triestine rapito 76 giorni fa in Somalia e rilasciato martedì, la moglie Fulvia Cappello e la figlia Valentina aspettano con trepidazione notizie ufficiali circa il rientro a casa del loro familiare. Anche ieri hanno parlato due volte per telefono con Giuliano, che si trova nell’ambasciata italiana di Nairobi, in Kenya. "Neppure lui - dice la moglie - sa quando potrà tornare. Spera di partire domani (oggi per chi legge, ndr), ma è più probabile che ciò avvenga venerdì. Lui si aspetta di essere interrogato nell’ambito dell’inchiesta sul rapimento e di essere sottoposto anche a visite mediche. Al momento è nella nostra ambasciata, che è praticamente blindata dall’esercito. L’importante, comunque, è che sia lì e che stia bene. Siamo felici e non vediamo l’ora di riabbracciarlo". Al telefono i due coniugi hanno parlato più che altro di... affari personali. "Abbiamo parlato a lungo - aggiunge infatti la signora Fulvia - ma soprattutto di cose nostre. Non mi ha detto praticamente nulla del sequestro. Solo che è stato trattato abbastanza bene ma che ha mangiato poco. Quando tornerà avrà bisogno di una bella iniezione di... spaghetti e di tanta serenità".

La figlia Valentina è scettica sul ritorno del padre nella giornata di oggi, come ventilava qualcuno dalla Farnesina. "Io e mia madre - afferma la ragazza - abbiamo la valigia pronta in attesa di partire per Roma. Speravamo che il babbo rientrasse domani ma probabilmente non sarà così. Speriamo venerdì. E’ stato lui al telefono dall’ambasciata italiana di Nairobi a dirmi che non rientra domani, senza però aggiungere altro. Quello che conta, comunque, è che sia libero e che stia bene. Abbiamo avuto rassicurazioni anche da un suo collega, che lo ha visto appena liberato, con cui ho parlato per telefono. Mi ha detto che il babbo sta bene anche se è un po’ denutrito".

In casa Paganini sono giunti numerosi attestati di solidarietà e di felicitazioni. Oltre alle parole del sindaco Berti e dell’assessore regionale Toschi, che per tutto il periodo della prigionia di Giuliano si sono tenuti in stretto contatto con le due donne, sono stati molto graditi i messaggi del presidente della Regione Martini, della Provincia Venturi e del vescovo Bianchi, per non parlare di quelli della gente comune. "I vicini e alcune persone incontrate per strada - racconta la moglie - mi hanno fermato per complimentarsi, dimostrandoci affetto e solidarietà. Questo è molto bello, non me l’aspettavo. Ma devo dire che tutte le persone con cui siamo venute in contatto in questi giorni sono state carine e comprensive. Ringrazio di cuore anche voi giornalisti che avete rispettato il nostro silenzio e la nostra angoscia". "L’assessore Toschi è stato come un padre in questo periodo - aggiunge Valentina - ma voglio ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini e sopratutto quanti si sono adoperati per la liberazione di mio babbo. Ora aspettiamo solo il momento di riabbracciarlo e di riaverlo qui a casa con noi".
 
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