PATTI DIABOLICI: LEGGENDA O REALTA'?

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Lily Briscoe
view post Posted on 30/9/2008, 10:24






FAUST FU ACCUSATO DI AVER VENDUTO LA PROPRIA ANIMA AL DIAVOLO IN CAMBIO DI POTERI SOPRANNATURALI. MA PRIMA DI LUI, PARE CHE ALTRE PERSONE AVESSERO ACCONSENTITO A QUESTA DISCUTIBILE COMPRAVENDITA. VOLETE SAPERE IN CHE COSA CONSISTE NEL DETTAGLIO? LEGGETE QUI


Stando alla tradizione, l'archetipo del patto col Diavolo sarebbe stato stipulato dal Seduttore, in veste di Mefistofele, col misterioso dottor Johannes Faust. Da allora molti autori si sono ispirati a questa singolare vicenda: l'inglese Christopher Marlowe trasformò Faust nel protagonista di un dramma, così come Goethe, che lo rese immortale. Tra i musicisti, il mago del Rinascimento ha ispirato personaggi del calibro di Wagner, Liszt, Gounoud, Berlioz e Boito. Ma il patto col Diavolo avrebbe stimolato anche la fantasia di Oscar Wilde nel RITRATTO DI DORIAN GRAY, oltre a quella degli scenenggiatori moderni, che hanno approfondito l'inquietante argomento grazie a pellicole come L'AVVOCATO DEL DIAVOLO. Il fatto è che il Maligno da sempre attrae e seduce gli uomini, perchè offre la possibilità di godere, seppure per un periodo limitato, dei suoi doni. Egli approfitta di queste aperture nei suoi confronti, visto che il suo scopo è proprio quello di perdere l'uomo e distoglierlo dal Bne, magari offrendosi di aiutarlo nel corso di alcune circostanze difficili, chiedendo delle azioni ripugnanti in cambio. Quest'ultime, anche se in modo indiretto, dannano infatti l'anima dei suoi protetti. L'ambizione suprema resta comunque quella di stringere il patto dei patti, e comprare letteralmente l'anima di un mortale, in base a clausole ben precise che ne definiscono tempi e servigi. La Germania, che è la patria delle più importanti credenze a questo riguardo, sostiene che il firmatario di un simile patto sia stigmatizzato dalla perdita della propria ombra; per questo sfuggirebbe la luce del sole. Si tratta di leggende, è chiaro, forse frutto di reali esperienze soggettive, che però non sono dimostrabili. Qui dedicheremo attenzione in particolare al patto diabolico, che non è poi così frequente, vuoi perchè i talenti come Faust non si trovano ad ogni angolo, vuoi perchè il Diavolo preferisce accaparrarsi le anime umane invogliandole a compiere nefandezze, senza dover offrire nulla in cambio. E se decide di stipulare il suddetto patto, cerca di essere molto chiaro, completo ed esaustivo, per evitare che un domani possa essere annullato.


DA BUBENHOFEN A FAUST


A questo proposito risulta esemplare la storia scritta sulla lapide dei Michel Ludwig Bubenhofen, seppellito nella cappella di Sant'Ignazio, nella parrocchia di Molsheim. Egli sarebbe vissuto in quei luoghi verso la fine del XVI secolo, e durante un viaggio di studio, avendo perso tutto il suo patrimonio al gioco, si rivolse al Diavolo per risolvere il suoi problemi. Il Tentatore gli apparve con le sembianze di un elegante giovane della sua età, gli regalò una borsa piena di denaro per trarlo d'impaccio, e gli promise che sarebbe tornato a fagli visita il giorno dopo. Ludwig tornò subito al tavolo da gioco, riguadagnò ciò che aveva perso, e continuò a vincere per l'intera notte. Al secondo incontro, il temibile "amico" gli chiese, come ricompensa, tre gocce del suo sangue, che raccolse nel cappuccio di una ghianda; dopodichè si impegnò a servirlo per sette anni, avvertendolo che al loro termine si sarebbe impossessato di lui. Trascorso il tempo stabilito, il Diavolo cominciò puntualmente a tormentarlo affinchè incendiasse la propria casa, uccidesse i suoi genitori e, in ultimo, si togliesse la vita. Disperato, Ludwig si confidò con una persona esperta di queste cose, che lo mise in contatto con un esorcista gesuita. Grazie a sforzi enormi riuscì infine a liberarsi della diabolica influenza, facendo leva sull'imprecisione rituale del patto che aveva stipulato in passato, visto che esso non specificava il prezzo esatto dei servizi a lui resi dal Tenebroso. Ma le cose andarono diversamente con Faust. Si è potuto appurare con certezza che il grande mago e taumaturgo nacque a Knittliengen, un minuscolo paese tedesco, nel 1480 e che morì settant'anni dopo, di ritorno alle sue radici, dopo una vita a dir poco sorprendente. Laureato all'Università di Heidelberg (dove si era iscritto a Teologia, Filosofia, Medicina e Matematica), vantava una cultura filosofica e filologica enorme, affermando e dimostrando di conoscere a memoria l'opera completa di Omero, Virglio e Orazio. Sembra inoltre che fosse dotato di poteri paranormali come la levitazione, l'ubiquità e la xenoglossia (il dono di parlare una o più lingue sconosciute). Ossessionato dalla volontà di raggiungere la suprema conoscenza che si colloca al di sopra del Male, sapeva però di non poterci riuscire nell'arco della vita umana. Per questo avrebbe riflettuto a lungo sull'opportunità di contrarre un patto diabolico, nonostante conoscesse bene le formule e le invocazioni necessarie a stabilirlo. A fare il primo passo in questo caso fu Satana, colpito dalla sua straordinaria intelligenza, che gli si avvicinò per la prima volta sotto forma di cane nero, e prese a seguirlo in ogni sua passeggiata, finchè non riuscì a commuoverlo e a farsi ammettere in casa. Con astuzia e pazienza, fece in modo che il cervello di Faust continuasse a lambiccare su come offrire uno sbocco al desiderio che lo attanagliava. Finchè non resistette alla tentazione di conoscere il Diavolo, e decise di incontrarlo nelle foreste. Dopo varie manifestazioni del suo potere - un'improvvisa tempesta elettrica, abbattimento di alberi, rumori orribili -, il Seduttore si presentò al mago Faust vestendo la tonaca di francescano. Passò circa un quarto d'ora prima che gli offrisse una pergamena, che il saggio lesse e poi firmò col suo sangue. Si dice che la copia di questo documento fu ritrovata fra le sue carte postume, e le sue clausole si possono riassumere come segue: Mefistofele sarebbe apparso ogniqualvolta lui lo avesse invocato, solerte e sottomesso come un servitore, pronto a soddisfare ogni sua richiesta, e nessun estraneo avrebbe potuto vederlo. In cambio Faust si impegnava a consegnargli la sua anima e il suo corpo a distanza di ventiquattro anni "senza riserva di alcuna redenzione, nè un futuro ricorso alla Divina Misericordia". Dopo questo patto, ebbero inizio gli "anni dei prodigi", durante i quali gli vennero attribuite infinite meraviglie: basti dire che, a lui e al suo servitore Cristoforo Wagner, il quale raccoglierà la sua eredità nelle questioni mondane, bastava affacciarsi alla finestra di casa per ricevere i cibi più prelibati, o abiti sempre nuovi e preziosi; che Faust resuscitò Alessandro Magno, su richiesta dell'imperatore Carlo V, poichè il sovrano desiderava farne la conoscenza; che, per desiderio di alcuni studenti, invocò il fantasma di Elena di Troia e, dopo essersene innamorato, la obbligò a reincarnarsi, la sposò ed ebbe un figlio da lei che chiamò Justus. Ma è vero che per invocare il Diavolo è indispensabile adottare certe precauzioni? E se sì, quali?


SU COME ACCATTIVARSI SATANA E I DEMONI


Secondo gli studiosi, a parte le formule e gli scongiuri raccomandati, per chiamare Satana deve essere sacrificato un animale (un gatto o una gallina di solito bastano), poichè egli gradisce essere rispettato come una divinità. Ma c'è anche chi crede nell'esistenza dei demoni, che possono essere invocati e addirittura imprigionati, affinchè ci favoriscano con la loro conoscenza senza aspirare a impossessarsi della nostra anima. Per catturarne l'attenzione bisogna offrire loro qualcosa di cui si sia ben provvisti (pane, bottoni, capelli, ecc.), senza dimenticare che alcuni di essi sono molto masochisti: accorrono se insultati e minacciati e, una volta presenti, amano essere trattati con durezza. Una delle formule più originali perchè si presentino al nostro cospetto afferma che è sufficiente impossessarsi un uovo di gallo nero, e fecondarlo con una goccia di sangue umano, per poi chiudere l'orifizio attraverso cui si è introdotta la goccia con un pò di cera vergine, sotterrandolo infine dentro allo sterco di cavallo per un tempo equivalente a quello della sua normale incubazione (ma una variante più sofisticata, anche se decisamente scomoda, sostituisce lo sterco con l'ascella sinistra dell'aspirante padrone del demone). Per il giorno fatidico bisogna avere a disposizione una boccetta che servirà da casa per il genietto, nella quale si verserà l'alimento a lui necessario (alcune gocce di mercurio e limature di ferro). I rischi che si corrono nel possedere un simile amuleto (detesta la luce, è vorace, si irrita se non viene tenuto nella giusta considerazione), sembra essere poca cosa rispetto ai vantaggi che offre: fortuna negli affari, potenza sessuale, successi nei rapporti sociali, ecc.



LE UNDICI CLAUSOLE DEL PATTO DIABOLICO


Faust perde la sua anima per un'aspirazione nobile e umana: la sete di conoscenza, fino alle estreme conseguenze. Ma sembra ci sia anche chi ha stipulato un patto diabolico per motivi più futili: la famosa Non de l'Ellos, ad esempio, si sarebbe venduta al Diavolo per conservare la bellezza del suo corpo fino alla vecchiaia (si mormora che superò i settant'anni mantenendo una forma fisica invidiabile, sapendo di dover morire quando lo stesso gnomo che le aveva fatto l'allettante promessa nell'adolescenza si sarebbe materializzato vicino al suo letto. "Viene a riscuotere", disse allora, e spirò). Ma ecco le clausole che dovrebbe contenere un patto diabolico in piena regola.

1) I novizi devono firmare col Demonio, o con uno stregone che ne faccia le veci, un contratto formale in presenza di testimoni, dopodichè sono costretti a servire Satana, il quale si impegna, in cambio, a ricoprirli di onori e ricchezze, facendo loro godere i piaceri della carne.

2) Devono rinnegare la fede cattolica, i sette sacramenti, abiurare la loro obbedienza a Dio, rinunciare a Lui e alla protezione della Vergine Maria.

3) Devono sbarazzarsi del rosario, della cintura di San Francesco o di sant'Agostino e dello scapolare dei carmelitani, qualora appartengano a uno di questi Ordini, altresì devono gettare a terra e calpestare la croce, le medaglie, l'Agnus Dei e qualsiasi altro oggetto sacro o santo che indossino.

4) Devono giurare obbedienza e sottomissione al Demonio, rendergli omaggio e servitù mettendo le dita su qualche immondo "libro nero". Nello stesso modo devono impegnarsi a non ritornare mai più alla fede cristiana, a non osservare i precetti divini, a non compiere buone azioni, bensì solo a obbedire al Diavolo, partecipando diligentemente alle sue riunioni notturne.

5) Devono promettere di dedicarsi, con tutte le forze e lo zelo possibili, a indurre altre persone a servire il Demonio.

6) Devono ricevere un battesimo sacrilego, dopo aver abiurato i propri padrini e le proprie madrine in Cristo, rinunciando al proprio nome, per assumerne un altro assurdo e indecente. Quindi verranno loro assegnati nuovi padrini e nuove madrine, che li istruiranno nell'arte della stregoneria.

7) Devono tagliare un pezzo dei propri vestiti e offrirlo come omaggio al Demonio, il quale lo prende e lo conserva.

8) Devono stare in piedi all'interno di un cerchio che il Demonio ha tracciato per terra, insieme a streghe e stregoni, e confermare lì, mediante un giuramento terribile, tutto ciò che hanno promesso in precedenza.

9) Devono chiedere al Demonio di cancellare i loro nomi dal libro di Cristo, e di trascriverli col proprio artiglio nel suo "libro nero".

10) Devono promettere al Diavolo di fare sacrifici periodici in suo onore: una volta ogni quindici giorni, o una volta al mese, immolare un bambino, o mettere in atto un incantesimo mortale. Settimanalmente compiere degli altri crimini che facciano del male al prossimo, come provocare la grandine, i terremoti, gli incendi, gli incidenti stradali e cose simili.

11) Devono accettare di essere marchiati dall'artiglio del Demonio con un segno, soprattutto se lui dubita di loro. Questo marchio potrà avere la forma di una lepre, assomigliare alla zampa di un rospo, oppure a un ragno, a un cagnetto o a un ghiro. Il marchio sarà impresso nelle zone più nascoste del corpo: nell'uomo, sotto le palpebre, sotto le ascelle, sulla spalla, nell'ano o in qualunque altro punto. Nelle donne, generalmente sui seni o negli organi genitali. Satana, in cambio, si impegna a soddisfare i loro desideri terreni, e a renderli felici dopo la morte. Dopo questa solenne professione di fede diabolica, ciascuno dei novizi si ritira, al fine di soddisfare le proprie esigeze erotiche, con un demonio chiamato PICCOLO MAESTRO, che può assumere le sembianze di una donna, se l'iniziato è un uomo, o quelle di un uomo (a volte di un satiro o di un caprone), se invece si tratta di una donna.


TRA IDEALI E COMPROMESSI


Contrariamente a quel che si crede, non sempre stipulare un "patto col diavolo" significa però andare all'inferno dopo la morte. Perchè si può perdere la propria anima perdendo anche la propria chiarezza, la propria dignità, la propria libertà. Rinunciando ai propri sogni e ai propri ideali per paura, per avidità di denaro e di potere. Scegliendo una strada da cui non avremo più il coraggio di tornare indietro, e che ci obbligherà ad accettare compromessi e umiliazioni, o a dire una menzogna dopo l'altra, fino a non sapere più quanto in basso siamo caduti. Perchè il Diavolo, se fosse fedele, sarebbe l'amico migliore, perchè certo ha ottime doti, ma non quella di cambiare. La perfidia è la sua virtù, ma se l'abbandonasse, non c'è dubbio, sarebbe del tutto divino. Firmato, Emily Dickinson.
 
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